La psicologia del pastore tedesco

9d6dd52514335490252621158e978a80Con questo articolo cercheremo di aiutarvi a creare un rapporto meraviglioso e corretto con il vostro pastore tedesco, tenendo conto delle sue esigenze e della sua psicologia. Cominciamo con lo sfatare un mito, ai cani non possiamo attribuire epiteti e qualità tipicamente umane. Facciamo un esempio, per aiutarvi a capire meglio, non esistono cani buoni o cattivi, intelligenti o stupidi, ma solo cani che si comportano in un determinato modo perché il loro istinto atavico gli mostra la strada da seguire. Ci sono enormi differenze tra il comportamento umano e quello canino, nonostante entrambi conducano una vita in società e i loro istinti vengano mossi da tre principali necessità: alimentazione, riproduzione e difesa.

L’aggressività di un cane è principalmente legata a due fattori: la caccia per procacciarsi il cibo o la difesa del suo ambiente, dei suoi cuccioli, del suo branco o di se stesso. Se il cane dovesse dimostrarsi aggressivo in altre circostanze la colpa sarà solo di chi lo ha educato che non ha saputo confrontarsi in maniera appropriata con il suo fidato amico.

Il cane ha rinunciato già da tempo alla sua libertà in favore di un rapporto esclusivo con l’uomo e ha modificato nel corso degli anni i suoi comportamenti per cercare di corrispondere al compagno ideale di lavoro, gioco e amicizia richiesto dalla sua famiglia. Quello che dovremmo fare noi per non disattendere le sue aspettative è cercare di rispettarlo e impegnarci a comprenderlo. Il cane comunica con noi attraverso la voce, la mimica e i toni. Per quanto riguarda la voce dobbiamo distinguere tre modalità utilizzate dal cane.

La prima l’abbaio può significare allarme, felicità e paura. Il pastore tedesco abbaia per segnalare la presenza di ospiti indesiderati sia bipedi che quadrupedi che si trovano a passare nel suo territorio. Se il cane decidesse da solo come agire senza aspettare l’imput umano potrebbe inseguire e attaccare tutto ciò che considera pericoloso, siano essi altri cani, gatti o persino persone che a suo avviso minacciano l’incolumità dei suoi cari. Se ci dovessimo trovare di fronte un pastore tedesco che abbaia in prossimità della casa della sua famiglia o dell’auto o affini sarebbe un chiaro segnale di stop, un invito a non procedere oltre pena un attacco assicurato. Meglio voltarsi e andarsene lentamente.

Il pastore tedesco abbaia anche quando è contento, felice. Questo tipo di abbaio è assolutamente riconoscibile perché il cane invierà anche tutta una serie di segnali complementari che esprimono appieno la sua gioia come lo scodinzolio della coda, i salti ecc ecc…

Infine come abbiamo già visto in altri articoli il cane può abbaiare per paura. In questo caso la postura del cane sarà una guida chiara per capire il suo comportamento. Il cane istintivamente cercherà di indietreggiare, di nascondersi in un luogo sicuro e potrebbe decidere di attaccare solo se si sentirà veramente minacciato come atto estremo di difesa.

Passiamo alla mimica del corpo anch’essa facilmente riconoscibile e interpretabile. Un cane con orecchie e coda alte e muso eretto è un cane sicuro di sé ed equilibrato mentre se assume una posizione con orecchie e coda bassa, muso abbassato ecc ecc… è timoroso, spaventato e potrebbe compiere gesti incosulti pur di fuggire da una situazione pericolosa.

Infine i toni con cui ci rivolgiamo al nostro pastore tedesco sono molto importanti. Cerchiamo di evitare di usare toni alti o urli che li infastidiscono ma usiamo toni bassi e scandiamo bene con tono fermo i singoli ordini così che il cane possa comprenderli ed eseguirli.

Ora abbiamo un quadro più chiaro sulla psicologia del nostro cane e possiamo creare con lui un rapporto di assoluta fiducia e rispetto come si merita e desidera. In un altro articolo magari approfondiremo alcuni comportamenti rituali dei cani che possiamo utilizzare anche noi per farci meglio comprendere dal nostro fidato amico.

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