E la mamma? 

Molto spesso sotto i nostri post di saluto ai cuccioli che hanno trovato una nuova famiglia e cominciano il loro percorso speciale, ci sono commenti di persone preoccupate all’idea che i cuccioli mancheranno alla madre.

Purtroppo siamo costretti a sfatare un mito le cagne non sono come noi mamme! 

Partiamo dal presupposto che le cagne seguono sempre ciò che natura vuole e se una volta partorito notano un cucciolo diverso dagli altri cominciano ad allontanarlo dalla cucciolata, noi lo faremmo mai se nostro figlio appena nato avesse dei problemi? Lo isoleremmo? No, ovviamente! Ma loro agiscono secondo natura, quel cucciolo è un pericolo,  può far ammalare gli altri, quindi il primo istinto è proteggere l’intera cucciolata.

E allora, direte voi, sono così crudeli da non occuparsene più? No, non è così, si dedicano anche a quel cucciolo ma necessariamente compiono una scelta dettata dall’istinto. Prima salvaguardano la pluralità poi pensano al da farsi per salvare il cucciolo in difficoltà.

Non partorendo in un bosco o fuori all’aria aperta dove il cucciolo avrebbe poche possibilità di sopravvivenza, un ambiente caldo confortevole sano come la nursery aumenterà le probabilità che il piccolo ce la faccia. E poi ci siamo noi, che secondo alcuni lo facciamo per business, che addirittura fabbrichiamo cani, che molto spesso ci sostituiamo alla madre o ci affianchiamo ad essa per aiutarla nella difficile gestione del cucciolo in difficoltà e del resto della cucciolata.

Questa è la verità: senza il nostro intervento il cucciolo sarebbe destinato a morire, noi “fabbricatori” facciamo la differenza. E come la facciamo vi chiederete voi? 

Dipende dalla situazione! In primis lo aiutiamo a respirare a volte praticando la respirazione bocca a bocca e altre manovre di salvataggio, in seguito attaccandolo al seno materno il più spesso possibile e a volte ove necessario ci sostituiamo in toto alla madre allattandolo, tenendolo al caldo e stimolandolo a fare i bisognini. 

Ecco quel che c’è dietro all’allevamento e al nostro business 🤣🤣 altro che fabbricatori noi diveniamo per loro i genitori. 

Questo argomento preferiamo approfondirlo ulteriormente in un nuovo post ma torniamo alla domanda principale.

Come abbiamo visto loro non considerano i loro cuccioli come noi consideriamo i nostri figli. Sono pronte a sacrificarne uno per il bene della maggioranza.

Un tempo quando le malattie, la guerra, la carestia e le condizioni di vita erano diverse purtroppo anche le nostre nonne o bisnonne sono state costrette a vedere alcuni dei loro figli morire ma non hanno mai dovuto scegliere chi sacrificare.

Quando i cuccioli cominciano a crescere sono delle maestre di vita infaticabili. Non fanno che riprendere la loro prole e insegnare loro cosa sia giusto, come muoversi, come evitare i pericoli ecc… ecc…

Questo periodo è fondamentale perché la madre non è più solo la fonte di nutrimento ma è il partner con cui interagiscono oltre che i fratelli, che li invita ad esplorare il mondo circostante con fiducia e coraggio e mai con timore e paura.

Sì passa da una fase prettamente nutritiva ad una fase di profonda interazione, giocano, seguono, partecipano attivamente alla vita.

La madre li prepara al distacco e voi vi chiederete ma come fa a sapere quando è il momento giusto? 

Le cagne lo sentono, mano a mano che i cuccioli crescono e cominciano a nutrirsi anche da soli diventano impegnativi per la madre perché potrebbero ferirla con i denti aguzzi, con i graffi e allora lei gradualmente li allontana. 

Diversamente da quel che voi potreste pensare non siamo noi a separare i cuccioli dalla madre ma è la cagna stessa che attua il distacco poco a poco.

Con questo non vogliamo dire che non ci sono persone senza scrupoli che separano i cuccioli troppo presto perché purtroppo accade, ma che gli allevatori coscienziosi e professionali lasciano che sia la madre a decidere il momento giusto.

Nei primi giorni dopo il parto sarà impresa ardua far uscire la mamma anche solo per espletare le sue funzioni corporali. I cuccioli sono tutto il suo mondo e lì vuole stare. In seguito però comincerà ad allontanarsi dalla cassa parto e dalla nursery sempre più spesso e più a lungo in base al grado di crescita e maturità dei cuccioli. 

Quando ormai i piccoli hanno compiuto 70/75 giorni, lo sappiamo che la legge stabilisce dai 60 giorni in poi ma è appunto un’indicazione di massima ovvero viene messo un limite temporale oltre il quale non si può andare, non si possono vendere cani prima dei 60 giorni ma nulla vieta se lo si ritiene opportuno per la crescita del cane cederli più grandi, i cuccioli sono ormai stati allontanati dalla madre e pronti a ricevere affetto altrove. Il loro sviluppo cognitivo, relazionale, emotivo, fisico è ultimato e loro sono cani preparati alla vita esterna. 

Quindi per rispondere in maniera esaustiva alla nostra domanda no, le cagne non soffrono il distacco dai cuccioli perché lo hanno già attuato loro da tempo e hanno giudicato i loro piccoli pronti a spiccare il volo.

Ciò nondimeno i cuccioli che rimangono in allevamento vengono affiancati dalle madri anche per periodi più lunghi ma mai come prima. Le madri li correggono e spesso li invitano a confrontarsi con gli altri membri del branco. 

Diciamo che i nostri cuccioli sono come degli studenti universitari che tutti noi siamo pronti a lasciare andare fuori di casa per vivere nuove esperienze! 


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