Allevatori 2.0

Ora vi chiederete che cosa vogliono dirci con questo titolo? A cosa si riferiscono? Che argomento affronteranno?

Parleremo proprio di allevamento perché possiate anche voi capire in parte il nostro lavoro.

Perché 2.0? Semplice! Molto spesso quando si parla di allevamento le persone immaginano due cose.

La prima: una fabbrica di cuccioli.

La seconda: un mondo magico pieno di amore e di cani, anche cuccioli ma non solo.

Fabbrica di cuccioli

Purtroppo ci duole dirlo ma sia in Italia che soprattutto all’estero esistono le così dette puppy farm ovvero fabbriche di cuccioli.

Non so se ne avete sentito parlare ma sono tristemente famose.

Sono luoghi in cui i cani vivono in condizioni pietose.

Spesso privi delle più normali e consigliate norme di igiene.

Cani di tutte le razze ammassati dentro gabbie piccole che a malapena si possono girare.

Le cosiddette fattrici sono cagne giovani costrette a partorire ad ogni calore.

E potremmo stare ore se non addirittura giorni a descrivere le situazioni più raccapriccianti ma non è l’intento di questo articolo.

Se voleste saperne di più c’è una vasta bibliografia in internet sull’argomento a cui vi consiglio di dare un’occhiata!

È chiaro che paragonare un allevamento ad una fabbrica di cuccioli vuol dire non sapere minimamente cosa significa allevare un cane.

Il mondo fatato dei cani

Come recita la famosa canzone per bambini:” aveva una casetta piccolina in Canadà con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà…”

Ecco per molti l’allevamento è questo! Ovvero un posto magico con tanti cani liberi, felici e allegri che vanno tutti d’amore e d’accordo.

E sì in parte è proprio così, ma a volte non tutto va come dovrebbe.

Ci sono cani che non vanno d’accordo con i loro simili, cani che vanno curati e un’infinità di ulteriori situazioni.

L’allevatore non passa tutta la sua giornata solo a coccolare i cani e a farsi coccolare da loro.

La nostra giornata tipo è così scandita: cibo, pulizia alloggi, uscite mattutine a gruppi in mezzo ai boschi, allenamento con cane singolo, passeggiate pomeridiane e momenti gioco, pasto serale, pulizie varie e riposo.

Non basta essere molto amanti degli animali o di una razza ben precisa ma ci vuole una vera e propria passione e dedizione per scegliere il mestiere dell’allevatore.

Cosa significa allevare

Allevare significa dedicare anni alla scelta dei cani da comprare e immettere nell’allevamento.

Non solo i simpatici e bellissimi cuccioli ma anche e sopratutto cani adulti che hanno bisogno di tempo per abituarsi al nuovo posto e alla nuova realtà nonché ai nuovi compagni d’avventura.

Studiare a lungo le varie linee di sangue per capire cosa potrebbero riprodurre e vedere quali sono più compatibili con la propria.

Aspettare anni prima di accoppiare la prima cagna, rispettando la sua crescita fisica ma soprattutto caratteriale e psicologica.

Ansia e preoccupazioni costanti quando il cane presenta qualcosa che ci fa sospettare che non stia bene, quando non mangia, non beve, non è il solito.

Passare notti insonni a vegliare la cagna incinta o i cuccioli appena nati.

Risultare scortesi con la gente se si vuole preservare i propri cuccioli da malattie mortali i primi mesi di vita.

Uscire con il tempo brutto, con la pioggia, la neve, il vento, il caldo perché i cani sono tutta la nostra vita e dipendono da noi.

Rinunciare ai weekend, alle feste e a volte alle vacanze perché magari ci sono cagne in calore, cucciolate in vista ecc ecc…

Cercare personale fidato a cui lasciare i cani quando si va in esposizione o si vuole fare una gita con la famiglia.

Potremmo stare qui a descrivere in tanti altri modi la figura dell’allevatore.

L’allevatore non è mai solo colui che vende i cuccioli ma è la famiglia in cui loro nascono, crescono e apprendono come funziona il mondo.

Come diciamo sempre l’allevamento è vita.

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